Esterno della basilica di Sant'Apollinare in Classe.
Classe, basilica di Sant'Apollinare, veduta esterna con le sculture delle Bufale mediterranee di Davide Rivalta.
Monumenti Unesco

Basilica di Sant’Apollinare in Classe

Come un’apparizione, la basilica svetta isolata, a testimoniare lo splendore della città perduta.

Classe, vista esterna dall'alto della basilica di Sant'Apollinare in Classe con, alle sue spalle, i tetti delle case della cittadina.
Classe, vista esterna dall'alto della basilica di Sant'Apollinare in Classe con, alle sue spalle, i tetti delle case della cittadina.
Classe, interno della basilica di Sant'Apollinare visto dalla navata centrale verso l'abside.
Classe, interno della basilica di Sant'Apollinare visto dalla navata centrale verso l'abside.

PERCHÉ È PATRIMONIO UNESCO
Per la prima volta nell’arte cristiana nei mosaici dell’abside non è protagonista la figura di Cristo, in trono o benedicente, ma il Santo a cui è dedicata la chiesa. Unica è anche la Trasfigurazione di Cristo sul Monte Tabor in una singolare rappresentazione simbolica.

Storia

L’esterno, imponente e maestoso, è in semplici mattoni rossi. La facciata è caratterizzata dal nartece, una zona porticata che era destinata ai non battezzati, e di lato svetta l’alto campanile costruito tra il X e XI secolo.
L’interno è diviso in tre navate grazie a due file di 12 colonne: sono in prezioso in marmo greco venato e provengono dal Mar di Marmara. Hanno splendidi capitelli a “foglie di acanto mosse dal vento”.
I mosaici dell’abside erano illuminati dalla luce diffusa da candidi marmi che rivestivano tutte pareti interne asportati da Sigismondo Pandolfo Malatesta, nella prima metà del 1400, per reimpiegarli nel Tempio Malatestiano di Rimini. L’atmosfera oggi è maestosa e sfolgorante grazie a 53 finestrelle, e quattro finestroni nell’abside, che permettono alla luce di diffondersi e colpire le superfici musive.
È l’edificio di culto più importante dell’antica chiesa ravennate, che era seconda solo a Roma. Sorge sul luogo di sepoltura di S. Apollinare, primo Vescovo e partono della città. Ne fu committente il vescovo Ursicino, finanziatore Giuliano Argentario (lo stesso della Basilica di San Vitale) e venne consacrata dal vescovo Massimiano il 9 maggio del 549.

I mosaici imperdibili di questo luogo

Sant’Apollinare

Sant’Apollinare ci accoglie a braccia aperte, nella posizione antica di preghiera. Indossa una candida stola sulle spalle e una veste bianca coperta da una casula riccamente decorata da api d’oro, simboli di eloquenza e laboriosità. Il padre fondatore della chiesa ravennate è qui rappresentato mentre prega Dio ed è circondato da dodici pecorelle o agnelli, simbolo dei fedeli. La sua posizione è d’onore, in un contesto paradisiaco, trionfante nella luce divina e naturale. La raffigurazione del Santo, come la Trasfigurazione sul Monte Tabor, sono state eseguite entro la prima metà del VI secolo, in piena età giustinianea.
Classe, abside della basilica di Sant'Apollinare, Sant'Apollinare in posizione di preghiera a braccia aperte, con due pecorelle ai lati.

Trasfigurazione sul Monte Tabor

Una preziosa croce d’oro, decorata di gemme e madreperle, occupa gran parte dell’abside. All’incrocio dei bracci della croce c’è un piccolo medaglione da cui si affaccia il viso Cristo. Circondato da 99 stelle, Gesù è Principio (Alfa) e fine (Omega) dell’Universo ed è osservato da tre pecorelle. Sono Pietro, Giacomo e Giovanni. La scena è la rappresentazione simbolica della Trasfigurazione sul monte Tabor, narrata nei Vangeli, quando Cristo si manifestò come creatura divina, avvolto dalla Luce. I profeti Mosè ed Elia, da un cielo di tessere d’oro striato di nubi bianco celesti e rosa, ci guardano e indicano la scena. Nel punto più alto vediamo la mano di Dio Padre che si fa spazio tra le nuvole. È una delle più singolari raffigurazioni simboliche nell’arte di tutti i tempi.
Ravenna, Sant' Apollinare in classe, dettaglio del volto di Cristo al centro della croce dorata dalla Trasfigurazione sul Monte Tabor, nell' abside.

Arcangelo Michele

Ai lati dell’arco trionfale dominano due pannelli con gli arcangeli Michele e Gabriele.
L’arcangelo Michele ci osserva stagliandosi da un fondo oro, impettito, da buon Guardiano Celeste. Poggia i piedi su un rialzo decorato da gemme e madreperle. Indossa abiti militari da cerimonia: una veste bianca con sopra una clamide color porpora, fermata da una fibbia con perle a formare un fiore, e una stoffa in oro decorata con raffinati ricami rossi di fiori e animali. Nella mano destra stringe un’asta coronata da uno stendardo con scritto tre volte la parola greca Agiòs, che significa Santo. I calzari sono preziosi, con perle incastonate, e son simili a quelli indossati da Giustiniano nei mosaici di San Vitale.
Classe, dettaglio della parete dell'arco trionfale con il mosaico dell'arcangelo Michele.

Consegna dei Privilegia

Alle spalle dell’arcangelo Michele, nella parete dell’abside, campeggia la scena della consegna dei privilegia alla chiesa Ravennate. Descrive il momento della concessione dell’indipendenza a Reparato, inviato dell’Arcivescovo Mauro, nel 666 d.C. Al centro vediamo l’imperatore Costantino IV Pogonato, vestito di porpora, cedere un rotolo con su scritto Privilegia a Reparato, sotto lo sguardo di altri ecclesiastici, con e senza aureola. Questo mosaico è un po’ più sgraziato degli altri, anche perché ha subito molti interventi nel corso del tempo. Mariangelo Fiacchi, bibliotecario del monastero di Classe, nel 1721 lamentava che “i fedeli fanatici colpivano il mosaico con canne e bastoni”. Facevano cadere le tessere per poi portarle a casa e conservarle come piccole pietre sante!
Classe, mosaico con la consegna dei Privilegia alla chiesa ravennate sulla parete del presbiterio della basilica di Sant'Apollinare in Classe.

Info sul luogo

Via Romea Sud, 224, 48124 Classe RA

Info aggiuntive

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Tariffe

Intero: €5
Tariffa agevolata:  €2 (valida per cittadini europei tra i 18 e i 25 anni)
Ogni prima domenica del mese l’ingresso al monumento è gratuito.
Inoltre, anche il 7 febbraio, 25 aprile, 2 giugno, 23 luglio, 30 agosto, 14 ottobre (Notte d’Oro), 4 novembre e 7 dicembre l’accesso è gratuito.

Biglietto cumulativo

Basilica di Sant’Apollinare in Classe + Museo Classis: €9; €8 (ridotto 18 – 25 anni); €6 (ridotto 7 – 17 anni).
Basilica di Sant’Apollinare in Classe + Antico Porto di Classe: €9; €4 (ridotto 18 – 25 anni); Gratuito (7 – 17 anni).
Basilica di Sant’Apollinare in Classe + Museo Classis + Antico Porto di Classe: €13; €10 (ridotto 18 – 25 anni); €6 (ridotto 7 – 17 anni)
Basilica di Sant’Apollinare in Classe + Mausoleo di Teodorico + Museo Nazionale: €10.
Il biglietto è acquistabile online o presso le biglietterie della Fondazione RavennAntica

Prenotazioni

Telefono: +39 320 9539916
Email: prenotazioni@ravennantica.org

Gratuità

L’ingresso nei musei, monumenti, gallerie ed aree archeologiche dello Stato è gratuito per tutti i cittadini appartenenti all’Unione Europea, di età inferiore a 18 anni. Inoltre, l’ingresso è gratuito in Archivi e Biblioteche statali per tutti i cittadini (senza distinzione di età).
Sono, inoltre, previste ulteriori agevolazioni per l’ingresso.

Ravenna, vista dell'interno della Cappella di Sant'Andrea, mosaici del Vi secolo e affreschi di Luca Longhi, XVI secolo, nelle lunette laterali.
I luoghi del mosaico

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