Ravenna, il mosaico Onda che decora la scala del museo Classis.
Ravenna, esterno del Museo Classis con in primo piano il mosaico dell'Onda.
Musei

Classis Ravenna-Museo della città e del territorio

Una tappa imperdibile nel viaggio di conoscenza della storia ravennate

Ravenna, Museo Classis, veduta del complesso museale dall'esterno.
Ravenna, Museo Classis, veduta del complesso museale dall'esterno.
Ravenna, museo Classis, dettaglio della linea del tempo.
Ravenna, museo Classis, dettaglio della linea del tempo.

Attraverso un percorso narrativo cronologico, che dialoga con preziosi ritrovamenti, scoprirai le radici e l’affascinante evoluzione delle città di Ravenna e Classe: i fondamentali centri di comunicazione col mondo allora conosciuto e di passaggio dall’Antichità al Medioevo.

Storia

Il museo è stato allestito all’interno dell’Ex Zuccherificio di Classe, costruito agli inizi del 1900, ed è uno dei musei archeologici più importanti d’Italia.
All’esterno ci accoglie il suggestivo mosaico dell’Onda, realizzato dal maestro mosaicista Paolo Racagni assieme al Laboratorio di Restauro del Mosaico Antico della Fondazione RavennAntica, che nobilita la scala d’ingresso. È un omaggio alla storia del luogo, in cui l’acqua (il mare e la palude) era l’elemento fondante. Il percorso del museo ci permette di immergerci nella millenaria storia della città, dalle origini fino all’VIII secolo. Vi son custoditi, affiancati a moderni strumenti multimediali, preziosi ritrovamenti rinvenuti nelle numerose campagne di scavo in Romagna, soprattutto a Classe.
La ricchezza e il potere dell’antica Ravenna Capitale era indivisibile dalla città di Classe, uno dei centri più importanti dei traffici commerciali internazionali. Nel 27 a.C., l’imperatore Augusto vi insediò la flotta imperiale (Classis) che controllava tutto l’Adriatico ed era una città ricca e fiorente, con splendide basiliche ed edifici, oggi scomparsi. Il Museo Classis, assieme alla basilica di Sant’Apollinare in Classe e alla poco distante area archeologica dell’Antico Porto, sono tre tappe fondamentali per conoscere l’importanza e lo splendore della città antica perduta.

I mosaici imperdibili di questo luogo

Mosaico dalla Domus di Via Dogana, Faenza

Il padrone di casa della domus di Via Dogana, a Faenza, forse era un funzionario imperiale del V secolo che si identificava coi personaggi del mito. Infatti all’ingresso della sua abitazione fece realizzare questi venti splendidi quadrati con soldati, uomini barbuti in tunica, muse, nereidi. Nel riquadro al centro, il più importante, vediamo Achille nudo ed eroico sul trono. Riceve la visita del vecchio e fragile Priamo, che lo implora di riavere il corpo del figlio Ettore, per darne degna sepoltura. È una scena tratta dal libro 24 dell’Iliade. Gli abili e raffinati mosaicisti coinvolti utilizzarono pochi materiali e delicati colori: ciottoli di fiume, tessere in marmo rosso, rosa di Verona, nero d’Italia e marmo bianco per lo sfondo.
Ravenna, Museo Classis, dettaglio di Achille con un soldato, dal mosaico della Domus di Via Dogana.

Frammento di mosaico da San Severo, Classe

La basilica di San Severo fu edificata nel VI secolo su una villa di età Augustea, poi trasformata in tomba del Santo Vescovo Severo, undicesimo successore di Sant’Apollinare. Della struttura enorme, una delle più grandi dell’area ravennate, distrutta nel 1820, rimangono solo le fondamenta. In questo maestoso frammento di pavimento, composto da un intrecciarsi di cerchi che si intersecano in fusi, quadrati, croci di malta, piccoli e grandi quadrati in marmo verde, bianco e rosso, si nasconde un dettaglio. Nell’angolo in alto alla sinistra si trova una quaglia. La quaglia era un simbolo cristiano: le credenze popolari sostenevano che, in caso di pericolo, si sacrificasse per salvare i suoi piccoli, come Gesù sulla croce.
Ravenna, museo Classis: frammento di mosaico pavimentale con forme geometriche e quaglia.

Buon Pastore

Il grandissimo mosaico pavimentale che possiamo ammirare è stato trovato nella Domus di Via D’Azeglio, in centro a Ravenna, proprio dove oggi sorge la Domus dei Tappeti di Pietra. Nell’affascinante, e quasi sconfinata, decorazione intrecciata è rappresentato al centro un uomo. Ha una tunica corta, il mantello, i calzari alti. Con le gambe incrociate, si appoggia a un bastone e accarezza il muso di uno dei suoi agnelli. Ha i capelli scuri e la testa è incorniciata, come in un’aureola, da due pavoni affrontati, appollaiati su un ramo di cipresso. Alla nostra destra, legato al ramo, appare uno strumento musicale: la siringa. Non sappiamo chi sia. Potrebbe essere il padrone di casa che, secondo la moda del tempo, si è fatto ritrarre in un contesto bucolico; oppure una rappresentazione del Buon Pastore; oppure, meno probabile, una rappresentazione del mito di Orfeo.
Ravenna, museo Classis: emblema a mosaico raffigurante il Buon Pastore, fine IV secolo. Foto Ravennantica.

Mosaico pavimentale dal cosiddetto Palazzo di Teodorico

Il grande mosaico pavimentale proviene dal cosiddetto Palazzo di Teodorico ed è stato rinvenuto nelle campagne di scavo del 1908-1914. Risale probabilmente al VI secolo e decorava il pavimento di una stanza, molto vissuta. Camminare sui mosaici infatti portava al cedimento della malta e quindi al distacco delle tessere: se osserviamo bene, in alcune parti il bianco dello sfondo lascia il posto a tessere grigie e il motivo decorativo si spezza. Sono i segni di restauri antichi. La decorazione è geometrica e armonica, eseguita con tessere di marmo bianco, nero d’Italia, rosa di Verona, palombino e cotto. Vediamo motivi ad astragalo e a squame nelle sezioni triangolari ai lati, mentre una cornice a treccia attraversa il corpo centrale, districandosi tra motivi a rombo decorati da graticci in contrasto.
Ravenna, Museo Classis: mosaico pavimentale proveniente dal cosiddetto palazzo di Teodorico, foto Ravennantica.

Info sul luogo

Via Classense, 29, 48124 Ravenna RA

Info aggiuntive

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Tariffe

Biglietto intero: € 8
Biglietto ridotto (gruppi, studenti fino a 26 anni, soci ICOM, Card Cultura): € 6
Biglietto ridotto scuole: € 5

Biglietto cumulativo

Museo Classis + Basilica di Sant’Apollinare in Classe: € 9; € 8 (ridotto 18 – 25 anni); € 6 (ridotto 7 – 17 anni)
Audioguida multimediale: € 1
È consigliata la prenotazione o l’acquisto online su: info.ravennantica.it
Ingresso e visita animata scuola: € 6 ad alunno
Laboratorio didattico: €6 ad alunno
Per info e prenotazioni scuole: 0544 36136 (dal lunedì al venerdì 9.00 – 13.00)
Email: didattica@ravennantica.org

Prenotazioni

È consigliata la prenotazione o l’acquisto online su: info.ravennantica.it
Per info e prenotazioni scuole: 0544 36136 (dal lunedì al venerdì 9.00 – 13.00)
Email: didattica@ravennantica.org

Gratuità

Bambini fino ai 6 anni; guide turistiche; MIC; giornalisti; persone con disabilità e accompagnatori; capi gruppo; militari.

Ravenna, due persone ammirano un mosaico al Mar, Museo d'Arte della città di Ravenna.
I luoghi del mosaico

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